
Da 2/06/2018 a 27/06/2018
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L’opera fu donata a Brera da Corrado Ricci nel 1929. Un’ipotesi suggestiva riconosce nel dipinto, databile al 1505- 1515, un’opera satirica eseguita su un registro volutamente familiare, con una stesura consapevolmente irrispettosa delle regole della raffigurazione e delle proporzioni: presenta infatti una figura fuori scala, molto grande, in mezzo ad altre più piccole, nonchè un’assurda relazione prospettica tra cattedra e sedia del maestro.
A livello di stile, la tavoletta mostra apertamente di spettare alla stessa mano che dipinse tre frammenti di cassone, già appartenenti alla Collezione Landau-Finaly di Firenze, dove compare una protagonista femminile indicata col nome di “Violantria”.