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Santa Cecilia tra i Santi Tiburzio e Valeriano

Antiveduto Gramatica

Già appartenuti all’importantissima collezione romana dei marchesi Mattei, i due tondi in pendant erano riferiti a Lucio Massari, allievo di ludovico Carracci, poi da Federico Zeri sono stati riportati all’ambiente toscano attivo a Roma e attribuiti ad Antiveduto. Il tema della santa Cecilia raffigurata insieme al marito e al cognato è ricorrente nel primo Seicento, ma l’opera è stata anche interpretata (non tenendo conto dell’aureola) come Concordia, ad attestare la complessità dell’iconografia.

 

Didascalie d’autore dedicate alle donne

Cherchez la femme! In questa fantasmagoria drammatica di Orazio Gentileschi è evidente l’influsso dell’amico Caravaggio. Ma Gentileschi condivideva uno stretto legame anche con un’artista molto più giovane: la figlia quattordicenne Artemisia, che già lavorava nel suo studio e di lì a tre anni avrebbe realizzato la sua magnifica opera prima Susanna e i vecchioni. Dovevano passare quattrocento anni perché la storia le riconoscesse il posto che meritava. Forse qualche sua pennellata si ritrova anche qui.
Sarah Dunant

 

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Santa Cecilia tra i Santi Tiburzio e Valeriano
AUTORE Antiveduto Gramatica
DATA 1610 - 1620 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI diametro 70 cm
INVENTARIO 745
SALA XXIX
Opera esposta
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