Pinacoteca di Brera Informazioni

Ritratto di Andrea Doria come Nettuno

Bronzino (Agnolo di Cosimo)

Il dipinto risulta acquistato nel 1898 da Alfredo Rovelli, erede della raccolta di Paolo Giovio. Il collezionista e scrittore comasco commissionò al Bronzino questo ritratto per esporlo nel museo che stava allestendo a Borgovico presso Como per raccogliervi le «verae imagines» di uomini illustri. Andrea Doria, ammiraglio al servizio di Clemente VII e Carlo V, è trasformato allegoricamente in Nettuno, dio del mare. È rappresentato nudo, accanto a un albero maestro, con i genitali nascosti dalla vela della nave. In origine stringeva nella destra un remo, poi trasformato nel tridente della divinità marina. L’autografia dell’opera è indiscussa mentre controversa appare la datazione.

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Didascalia d’autore

Il futuro ha la forma del passato. Nettuno è un vecchio dio, ma il suo ritratto è radicale e luminoso. Qui non c’è boria legata al rango, né caduta: al generale, arditamente nudo, serve solo la propria volontà virile per conquistare il mare infido. I muscoli tesi fanno vela verso un nuovo mondo: la tempesta lampeggiante che lo illumina è in avvicinamento oppure si sta allontanando? Un tridente ha sostituito il remo di legno che guidava le veloci galere da guerra di Andrea Doria. Il potere è luce, rapida, che scintilla verso la rivoluzione.
Lisa Hilton

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Ritratto di Andrea Doria come Nettuno
AUTORE Bronzino (Agnolo di Cosimo)
DATA 1545 - 1546 circa
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 149 x 199.5
INVENTARIO 1206
SALA XXVII
Opera esposta
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