Muraglia “Cangrande” di Pietro Consagra, scultura del 1977 in marmo Rosso Magnaboschi, entra a far parte delle collezioni della Pinacoteca nel 2013 per legato testamentario dell’autore. È collocata nell’androne adiacente al cortile d’onore del Palazzo di Brera. La Muraglia “Cangrande” di Consagra, imponente e transitoria nel suo equilibrio funambolico, costituisce un esempio importante di un tema centrale nel percorso artistico dell’artista: il rapporto tra la scultura e la spazialità urbana. Seppure realizzata nel 1977 risulta ancora oggi di grande attualità, per il provocatorio senso del fantastico, dell’inventato, dell’inconfrontabile che riesce ad esprimere, anche in anni di fermento tecnologico.

Sin dal 1946 l’artista introduce alla base della sua ricerca plastica la visione frontale, con particolare riguardo al rapporto col destinatario. Passando attraverso i “Colloqui” degli anni ’50 –  accostamento sincronico di piani sottili, sovrapposti nello spazio come uno schermo – e ai mobili e frammentati multicolori dei “bifrontali” del 1964, Consagra giunge negli anni ’70 a sfruttare a pieno le potenzialità del cromatismo naturale dei materiali: graniti blu, onici verdi, quarzi rosa, marmi africani, sudamericani, asiatici e mediterranei. Da queste sperimentazioni policrome scaturisce nel 1977 l’installazione a Verona, nei giardini del Museo di Castelvecchio, di un monumentale complesso di sculture a destinazione urbana, fra cui l’imponente Muraglia “Cangrande”. L’opera ripropone, in grandi dimensioni, il principio dell’aggiunta di elementi, indispensabili l’uno all’altro e collegati in un’unica immagine, trasferiti in dimensione maestosa, avvalendosi di una materia preziosa cromaticamente distinta.

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Muraglia “Cangrande”
AUTORE Pietro Consagra
DATA 1976-1977
MATERIA E TECNICA Marmo
DIMENSIONI cm 300 x 360 x 55
INVENTARIO 7842
SALA Cortile
Opera esposta
Donazione

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