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Modelli nello studio

Mario Mafai

Il dipinto vinse nel 1940 il II Premio Bergamo con i voti favorevoli di Giulio Carlo Argan e Ottone Rosai ma suscitando il dissenso di Roberto Farinacci; entrò in Pinacoteca per espressa volontà dell’allora soprintendente alle Gallerie, Guglielmo Pacchioni. L’opera, con il suo rifiuto della retorica e l’implicita condanna delle prevaricazioni del fascismo – suggerita dal tema della “strage degli innocenti” nella tela sul fondo – è il punto di arrivo di una ricerca incentrata sugli strumenti e sugli spazi del mestiere del pittore, mestiere interpretato con profondo senso etico da Mafai che, nel 1938, diceva: “Questi sono tempi pericolosi ma straordinari. Se io potessi…scegliere un momento nella storia e un mestiere, sceglierei questo tempo e il mestiere del pittore. Le condizioni oggi sono storicamente privilegiate, sempre che si abbia la forza e la libertà interna necessaria in tempi così pericolosi”.

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Modelli nello studio
AUTORE Mario Mafai
DATA 1940
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 164 x 125.5
INVENTARIO 6538
Opera non esposta
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