Pinacoteca di Brera Informazioni

Madonna in gloria con il Bambino, due angeli musicanti e i Santi Pietro, Domenico, Paolo e Girolamo (Pala di Pesaro)

Giovanni Gerolamo Savoldo

L’enorme tavola, giunta a Brera nel 1811, è la più grande della Pinacoteca e tra quelle di maggiori dimensioni al mondo. Firmata sul masso in basso a destra, sotto il piede di san Gerolamo, fu realizzata fra il 1524 e il 1526, dal pittore bresciano allora residente a Venezia, per l’altare maggiore della chiesa conventuale di San Domenico a Pesaro. Il contratto stipulato nel 1524 fra Gerolamo Savoldo e Innocenzo da Imola, frate priore del convento domenicano, comprendeva anche l’esecuzione di una cimasa raffigurante la Pietà, concordemente identificata con Cristo morto sorretto da Giuseppe d’Arimatea, ora presso il Cleveland Museum of Art di Cleveland, ed una predella.

La pala , uscita dal museo solo due volte – in occasione dei due conflitti mondiali – raffigura una visione mistica, il cui effetto scenografico è accentuato dalla scelta di usare un punto di vista ribassato e di portare in primissimo piano le quattro monumentali figure di santi: alle loro spalle si apre uno straordinario ritratto di Venezia. Nell’altissimo panorama della cultura figurativa veneziana del primo Cinquecento, la produzione del Savoldo si distingue soprattutto per essere incentrata sul problema della luce artificiale e naturale, che il recente restauro della Pala ha confermato essere il nodo portante delle sue composizioni. In alto la luce si irradia attorno alla Vergine e al Bambino dall’infinito affollarsi delle teste dei serafini, due angeli suonano un liuto e una ciaramella copiati dal vero, mentre in basso le figure dei quattro maestosi santi sono immersi nella luce terrena della laguna veneziana: Pietro, fondatore della Chiesa e Domenico, fondatore dell’ordine che commissionò l’imponente pala, a sinistra; Paolo e Gerolamo a destra.

 

Didascalia per grandi e piccoli

Dalla porta non ci passo
Fu via mare il primo viaggio dell’opera, tra le più grandi e pesanti in legno mai realizzate, troppo difficile il trasporto su carro da Venezia, dove fu dipinta, fino a Pesaro, dove era attesa. L’ultimo viaggio fu il più pericoloso: durante la seconda guerra mondiale la pala lasciò la Pinacoteca per un luogo segreto. Persone coraggiose la misero in salvo dalle bombe, tutta intera, lontano da qua, ma non riuscirono a farla passare da nessuna porta del Palazzo. Riesci a immaginare come la fecero uscire?

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Madonna in gloria con il Bambino, due angeli musicanti e i Santi Pietro, Domenico, Paolo e Girolamo (Pala di Pesaro)
AUTORE Giovanni Gerolamo Savoldo
DATA 1524 -1525
MATERIA E TECNICA Olio su Tavola
DIMENSIONI cm 475 x 307
INVENTARIO 148
SALA XIV
Opera esposta
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