De Pisis nel quadro Le peonie rende lieve e sfumata la figura reclinata di Arianna che riprende da De Chirico, ponendola sullo sfondo di una composizione che mostra in primo piano un morbido mazzo di fiori in un cesto, non immerso nell’acqua e dunque destinato a vivere ancora per poco, colto dall’artista nell’attimo di massima bellezza che di lì a poco si stempererà in decadenza e corruzione della materia. L’accostamento fra il primo piano e lo sfondo non è casuale: Arianna è abbandonata da Teseo che preferisce la conoscenza all’amore ed è destinata a simboleggiare la malinconia dell’attesa; a loro volta le peonie esprimono una struggente tristezza, sono dipinte in un caldo rosa che appare contaminato da pennellate più scure, rivelando un centro dei fiori quasi carnale. Anche i fiori, pur irradiando bellezza, attendono inconsapevoli la loro fine e tutto – sembra affermare l’artista -, l’amore e la bellezza, è destinato a scomparire senza lasciare traccia, se non la sensazione fuggente di un attimo squisito.
AUTORE Filippo De Pisis (Filippo Tibertelli)
DATA 1936
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 65 x 80
INVENTARIO 5073
SALA XXIII
FIRMA de Pisis/36
Opera esposta
Donazione