La tela fu presentata all’Esposizione di Brera del 1859, che a pochi mesi di distanza dall’ingresso di Vittorio Emanuele II e di Napoleone III a Milano celebrava il successo delle lotte risorgimentali, ma entrò in Pinacoteca solo nel 1886 grazie al legato di Alfonso Maria Visconti, che l’aveva commissionata.
È una delle immagini simbolo della Pinacoteca e forse il dipinto più riprodotto di tutto l’Ottocento italiano, nata dall’intento di simboleggiare l’amore di patria e il desiderio di vita della giovane nazione che usciva dalla seconda guerra di indipendenza e che tante speranze poneva nei nuovi governanti. Ebbe immediatamente uno strepitoso successo sia per le sue valenze patriottiche sia per l’ispirazione medievale del soggetto, esemplare del gusto romantico del tempo; il pubblico si entusiamò per l’audacia del bacio, ma riconobbe anche il messaggio patriottico dei colori: le calze rosse e il risvolto verde del mantello, accostati alla veste azzurra e bianca evocano le bandiere d’Italia e Francia.
Hayez ne realizzò altre versioni, oggi conservate in diverse raccolte europee.
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AUTORE Francesco Hayez
DATA 1859
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 112 × 88
INVENTARIO 6335
SALA XXXVIII
Opera esposta