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Corsa di quadrighe

Giorgio De Chirico

Léonce Rosemberg era titolare di una raffinata e sofisticata galleria d’Arte, la Galerie de l’Effort Moderne, dove esposero, fra gli altri, Léger, Braque, Picasso, Mondrian e Picabia. Fra gli italiani che ebbero rapporti con il mercante francese figuravano Gino Severini, Alberto Savinio e Giorgio de Chirico; quest’ultimo, nonostante i rapporti a volte tempestosi con il suo dispotico gallerista, accettò di realizzare undici tele per il nuovo appartamento che Rosemberg aveva affittato in rue de Longchamp. L’intero appartamento fu realizzato in puro stile Déco, sorta di tempio del gusto dell’epoca ed esposizione permanente degli artisti che lavoravano per l’eccentrico mercante.
A De Chirico fu affidata la decorazione della sala da pranzo principale, per la quale fu scelto il tema dei gladiatori, soggetto particolarmente caro all’artista proprio a partire da quell’anno. Il complesso decorativo della sala da ricevimento, considerato da George Waldemar come una nuova proposta figurativa anti-materialistica, ricca di significati spirituali, assimilabile all’arte costantiniana, fu smontato e messo all’asta nel 1932, insieme a tutti i beni di Léonce Rosemberg, dichiarato fallito in seguito al crollo di Wall Street.
Di quel grandioso complesso, ora disperso fra musei e collezioni private, sono visibili a Milano Le combat del 1928, facente parte del patrimonio di Casa Museo Boschi di Stefano (Comune di Milano) e questa Corsa di quadrighe, o Course de chars, usato per decorare gli spazi rimasti vuoti al di sopra delle due ampie porte d’accesso alla sala da pranzo.

Scarica l'immagine ad alta risoluzione TITOLO Corsa di quadrighe
AUTORE Giorgio De Chirico
DATA 1928 - 1929
MATERIA E TECNICA Olio su Tela
DIMENSIONI cm 42 x 295
INVENTARIO 7439
Opera non esposta
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